BASTONI DI MARCA, CLONI E COMPONENTI DI ATTREZZATURA DA GOLF
Scopriamo la differenza tra ferri cloni e ferri falsi
Se vi apprestate a cambiare la vostra attrezzatura, oppure desiderate acquistare un nuovo bastone da mettere in sacca, allora vi tornerà utile leggere questo articolo nel quale ci addentreremo nel vasto mercato dell'attrezzatura da golf. Così come avviene nel mercato di svariati prodotti, anche quello che riguarda l'attrezzatura da golf ha visto il proliferare di riproduzioni illegali, specialmente negli acquisti su internet, dove la truffa si nasconde dietro ogni click. Nelle righe che seguono andiamo a scoprire la differenza tra bastoni falsi, cloni dei bastoni originali, e componenti per club fitting. Iniziamo da questi ultimi.
Componenti per Club Fitting
Nel mercato dei bastoni da golf, alcune marche la fanno da padrone, grazie alle innovazioni tecnologiche che hanno applicato ai loro bastoni, alla fama acquisita negli anni ma anche, possiamo dirlo, all'elevato budget che mettono a disposizione per la promozione dei loro prodotti sponsorizzando tornei professionistici, campioni del tour e acquistando spazi pubblicitari nelle riviste di settore. La pubblicità è l'anima del commercio, e i golfisti vogliono avere in sacca i bastoni che vedono utilizzati dai loro beniamini in tv.
A fianco delle marche note come Ping, Mizuno, Taylor Made, Callaway per citare le più note, cercano di ritagliarsi una fetta di mercato anche le aziende che producono componenti. Alcune di queste, come Maltby, Alpha, Hireko e Tom Wishon possono vantare una eccellente considerazione anche tra i giocatori esperti: queste aziende, infatti, offrono prodotti di eccellente qualità, paragonabile e talvolta superiore a quella delle grandi marche, pur restando ai margini della grande distribuzione per politiche aziendali differenti. Per tale motivo questi bastoni sono spesso utilizzati dai club maker che assemblano i bastoni per i loro clienti, personalizzandoli in base alle loro caratteristiche tecniche e antropomorfiche. Questi materiali non vengono venduti ai Pro shop, ma esclusivamente ai Club Fitter che ordinano le teste e poi le assemblano montando le canne e i grip.
La differenza tra le aziende che producono componenti e le principali marche commerciali è evidente quando si guarda alla varietà di bastoni in catalogo. Le marche commerciali sono in grado di offrire bastoni di differenti modelli e destinati a giocatori di ogni livello, mentre le aziende di componenti si limitano a pochi modelli, spessi simili tra loro. Sono comunque molto competitivi nel mercato dei ferri, mentre faticano a raggiungere i livelli di qualità delle aziende principali nello sviluppo dei legni, dove l'aspetto tecnologico diventa determinante. D'altro canto, le grandi aziende investono molte risorse nei test di laboratorio, ricerca nei materiali, analisi dei dati, sperimentazione: difficile per le piccole aziende di componenti operare nello stesso modo.
Bastoni cloni
I bastoni chiamati "cloni" sono delle imitazioni dei bastoni prodotti dalle marche principali e soddisfano le esigenze di quanti desiderino avere un bastone simile a quello di una marca nota, ma a un prezzo considerevolmente inferiore. Per sgombrare il campo da eventuali fraintendimenti, i cloni non sono, a differenza di quanto si possa pensare, dei bastoni contraffatti. I bastoni cloni sono assolutamente legali, in qualche caso sono realizzati nelle stesse fabbriche dove vengono realizzati i ferri di marca. Fatta eccezione per Ping, che realizza i suoi bastoni negli Stati Uniti, la maggior parte delle aziende commerciali produce le teste in Cina, e solitamente a margine della produzione dei bastoni di marca ci sono quelle dei cloni.
Differenza tra bastoni "cloni" e false imitazioni (fake)
Per fare maggiore chiarezza:
- I bastoni contraffatti, chiamati anche "fake", sono realizzati per indurre il consumatore a credere che siano l'originale. Si tratta di una copia dell'originale, esteticamente così similare da ingannare, a prima vista, anche i giocatori più esperti. Nei bastoni contraffatti tutte le scritte sono identiche all'originale, sia nella testa che nello shaft e grip. Naturalmente i bastoni contraffatti sono illegali in tutto il mondo, poiché violano i diritti legali del commercio, brevetti e marchi di un'altra società. Inoltre, i bastoni falsi sono di bassa qualità, utilizzano materiali scadenti e non c'è alcuno studio per ottenere buone performance, ma solo buoni ricavi.
- I bastoni cloni, invece, richiamano nell'aspetto estetico i bastoni di marca, ma con alcuni particolari che li differenziano, così da non indurre in inganno il consumatore. La marca riportata sulla testa del bastone è differente, l'aspetto estetico è simile ma non uguale.
I cloni sono assolutamente legali, offrono prestazioni accettabili, anche se non sempre all'altezza dei suoi originali di marca. Molte aziende che producono cloni commissionano la realizzazione delle teste alle stesse fonderie che le producono per le aziende di marca, e vi stupirà forse sapere che molte delle aziende che producono bastoni cloni richiedono alla azienda "di marca" la sua approvazione prima di mettere in vendita il clone. Insomma, se siete dei convinti detrattori dei cloni dovrete ricredervi. Vi basti considerare che in molti settori commerciali le aziende leader sono nate come produttori di componenti per terzi o cloni. Le aziende serie di bastoni cloni ( e ovviamente non sono tutte serie) sono sul mercato per rimanervi negli anni, e magari diventare loro un giorno un brand affermato. D'altro canto, anche Dell e Compaq iniziarono la loro esperienza nel mercato dei computer come aziende cloni.
In concreto, loro prendono spunto dai bastoni di marca, non fanno una riproduzione per ingannare il cliente.
Qual è la differenza tra un clone e il suo originale di marca?
Come abbiamo visto in precedenza, il clone viene realizzato utilizzando principi di progettazione e materiali molto simili al suo originale. Naturalmente a prima vista sembrano dei bastoni molto simili, ma le finiture dei cloni sono spesso meno curate degli originali. Perciò la colorazione delle teste, la cromatura della faccia e altri particolari vengono maggiormente curati dalle aziende di marca. Così come il suono e il feeling generale. Le aziende di marca, d'altro canto, sanno bene che il consumatore sarà attratto maggiormente da un bastone più bello esteticamente rispetto ad un altro, anche se quest'ultimo avesse le stesse caratteristiche tecniche.
Che prestazioni offre un clone rispetto al suo originale?
Ovviamente esistono bastoni di marca di qualità maggiore o inferiore, e la stessa cosa vale per i bastoni cloni. In termini di prestazioni, i bastoni di marca (di quelle più note) offrono qualcosa in più, specialmente nei legni.
Nei ferri le differenze non sono sempre così rilevanti come molti di voi si sarebbero aspettati. Un importante magazine di settore ha effettuato alcuni test per verificare le effettive differenze di prestazioni tra un clone e il suo originale di marca. Per rendere il test più accurato e attendibile, entrambi i bastoni sono stati assemblati utilizzando lo stesso grip e lo stesso shaft (quindi stessa flessibilità, punto di flessione, torsione ecc.) e si è ripetuto più volte. Il test ha evidenziato che in generale le prestazioni dei due bastoni erano molto simili. Il bastone di marca mandava generalmente la pallina più lontano di soli 3/5 metri, una misura davvero trascurabile, mentre il clone si dimostrava persino più preciso, ma anche in questo caso di molto poco. L'unica differenza di rilievo (ma che non incide direttamente sulle prestazioni) riguardava il suono e il feeling in generale, dove il bastone di marca si dimostrava nettamente superiore al suo clone.
Dunque, l'acquisto di un clone può rappresentare una valida soluzione per risparmiare soldi a patto che si sia disposti a perdere un pochino di prestazioni. Ma questo a patto di acquistare un clone di ottima qualità (come quello del test) e non una imitazione approssimativa.
Non tutti i bastoni di marca sono dei buoni prodotti. Al di là dell'aspetto estetico, ciò che farà la differenza saranno le tecnologie e i materiali impiegati. Vi faccio un esempio. Se decidete di acquistare un clone di un nuovo driver di marca come Ping o Taylor Made, che sono realizzati con la testa in titanio, anche il suo clone dovrà utilizzare lo stesso materiale. Al fine di abbassare i costi di produzione ( a discapito delle prestazioni) alcuni produttori di cloni utilizzano la lega di titanio al posto del titanio, oppure lo zinco al posto dell'acciaio.
Per non rischiare di cadere nella trappola dei ferri contraffatti illegali, acquistate sempre i vostri bastoni da un negozio di fiducia o attraverso un sito conosciuto e che vi dia garanzie. Inoltre diffidate dei siti che vi propongono bastoni di marca appena usciti sul mercato a prezzi molti bassi, si tratta quasi sempre di falsi!
Ciao si infatti dicevo appunto in un post precedente che Ping ha un suo processo di realizzazione differente dagli altri che, oltre ad offrire un tocco estremamente gradito anche ai giocatori più forti, permette anche di modificare i lie, anche se in realtà non ce ne sarebbe bisogno perché Ping offri lo stesso bastone con numerosi lei differenti, contrassegnati da un pallino colorato in modo diverso a seconda del lie. Ping è una delle aziende che preferisco anche per questo motivo.
Grazie Guido, resto in attesa. Ho visto sul sito della ping un breve filmato che mostra la produzione col processo di casting (fonderia), nello specifico quel sistema è detto a cera persa ed è piuttosto costoso e complesso in confronto al tradizionale in terra. Normalmente si usa per metalli costosi perché consente una precisione sulle misure fino al decimo di mm, riducendo al minimo l'asportazione con macchina utensile quindi riducendo lo spreco di materiale. Il "Segreto" di questo processo è che la forma in cui avviene la colata è portata ad alta temperatura e così consente al metallo liquido di non perdere fluidità permettendogli di riempire al meglio la forma. Se il successivo trattamento termico è ben eseguito non dovrebbero esserci problemi di rottura durante la modifica. Cool
Cercherò di procurarmi una foto e te la manderò, comunque si rompono solitamente in corrispondenza della pipetta, dove si interviene per modificare il lie.
Ho provato a resistere ma questa curiosità mi rimbomba nella testa. Esattamente dove si rompono, se si potesse vedere una foto e se non chiedo troppo anche la foto del dettaglio nella zona di rottura in modo da vedere la "matrice" del materiale. Importante che non sia stata toccata a mani nude. Personalmente ho modificato parecchie volte il putter, due diversi, allo shop si erano rifiutati di farlo perché si sarebbero spezzati. Scaldandoli e tenendoli caldi durante la modifica non ho avuto alcun problema. Certo senza attrezzatura non è una passeggiata e tenere calda solo la zona interessata è molto difficoltoso. Comunque direi che il putter sia il più facile da modificare. Cool
Dunque credo che come dici tu entri più in gioco il materiale utilizzato, e lo dico per esperienza. Il mio cub fitter quando modifica i lie dei ferri di marche diverse, quasi sempre riesce a "piegarli" senza romperli, magari in alcuni casi forzando parecchio, ma con la sua esperienza spesso ci riesce senza problemi. Parliamo dei ferri non forgiati, ovviamente, perché i forgiati li modifica tranquillamente piegandoli come il burro. Quelli non forgiati gli danno più problemi e qualche volta crack, si rompono. Per esempio i ping, pure non forgiati, si modificano senza troppi problemi, poiché utilizzano materiali e processo differente da molti altri. In definitiva sono d'accordo con te che sia più una questione di materiale che di processo.
Si guido direi che i quadro e che sufficiente per chi pratica il golf. Non volevo fare un pippone sui metodi di produzione, l'importante è che non si confonda "stamperia " con "fonderia" che sono due processi completamente differenti. Unico dubbio che non mi spiego è questa storia della difficcolta di fitting relazionato, a mio parere, senza fondamento ai due possibili sistemi di produzione. Forse la causa andrebbe cercata nel materiale usato per le produzioni più economiche dove un materiale di per se più duro e più tenace elimina tutta una serie di lavorazioni d'obbligo su quello con caratteristiche più adatte allo scopo ma probabilmente più oneroso in costi di produzione. Un'ultima notazione: economicamente per grandi numeri lo stampaggio a caldo è il più economico, fatto salvo che a seconda delle caratteristiche che si vuole ottenere non è detto che sia il migliore. Cool
Eccomi Franco, sì infatti è quello che ho scritto anche io, la terminologia esatta non la conosco, ma grosso modo i due principali modi di realizzare la testa di un ferro sono quelli che abbiamo descritto, poi esistono tantissime piccole variazioni, ma piú o meno Giorgio voleva sapere la differenza a grandi linee. Anche perché se entrassimo nel dettaglio potrei dire che realmente nessun ferro è "realmente" forgiato come si intende nel termine tradizionale, oppure i tipi differenti di metalli. Ping, per esempio, ha processi atipici. Comunque in linea di massima ci siamo.
Dove "Formatura in sabbia" leggi "Formatura in terra". Scusate mi sembrava più semplice ma meglio usare il termine corretto.
Ciao Guido, la mia intromissione riguarda la terminologia usata e non la produzione di ferri per golf. Non avendone mai realizzato uno non so quale sia il procedimento in uso, posso dire come lo farei io ma solo come idea non conoscendo i numeri di tale produzione e nemmeno il tipo esatto di materiale utilizzato. Per capirci, il primo fattore che indirizza la scelta è economico cioè quanti devo produrne poi a seguire una lunga lista di altri. Riguardo i due procedimenti presi in esame, trascurando la pressofusione su cui non sono aggiornato, provo a descrivere le differenze operative. Forgiatura e stampaggio sono procedimenti simili in cui si parte da un ( cerco di farla semplice) pezzo di materiale di solito tranciato a misura da una barra quadra (billetta) e una volta portato ad alta temperatura, lo si martella con un martello ( tipico lavoro dei vecchio fabbro), con un maglio industrialmente.Questo è il procedimento detto di forgiatura. Lo stampaggio è una lavorazione identica ma questa volta si usa uno stampo dove viene pressato, tramite il maglio, il pezzo di quadro. A seconda della dimensione e complessità della forma che si deve ottenere possono essere usati diversi stampi in sequenza in modo da far assumere la forma definitiva al pezzo per gradi. Questo industrialmente viene chiamato stampaggio necessita di parecchi pezzi per ammortizzare stampi e macchinari che sono più complessi del semplice maglio anche se agiscono allo stesso modo cioè deformando il materiale solido. Lo stampaggio può essere eseguito anche a freddo in funzione di molte variabili che non sto ad elencare. Non so se in inglese vi sia una diversa terminologia tra forgiato e stampato, ho sempre utilizzato il termine "Forged". Per il secondo procedimento " colata o casting"" le cose sono molto più complicate essendovi una miriade di procedimenti diversi tra loro, anche se la liquefazione del materiale è il comun denominatore. Descrivo il più semplice, anche se sicuramente non è quello utilizzato. Si parte con la costruzione di un pezzo quasi identico di forma a come dovrà essere il pezzo finito, realizzato in diversi modi dal meccanico o dal falegname, in gergo modellista. Questo modello verrà usato per imprimere la forma del pezzo dentro la conchiglia in cui viene colato il metallo liquido, qui secondo me sta il fraintendimento, nell'ambiente si di dice "Stampare la forma" ed è a tutti gli effetti uno stampaggio che può essere eseguito a mano, per pochi pezzi, normalmente a macchina detta "Formatrice". La forma viene realizzata in due metà, parte sotto e parte sopra, poi accoppiate, per la forma in questo caso si usano particolari sabbie ma si possono fare in diversi materiali la cosi detta "Formatura in sabbia" è la più comune ed è anche quella più grossolana come risultato. Quindi si versa il metallo liquido nella forma (detto anche stampo) si attende che solidifichi e poi viene rotta la forma ed estratto il pezzo che è ben lungi dall'essere finito, dovrà passare ancora parecchie fasi di lavorazioni, dal trattamento termico a quelle con macchine utensili. Questo anche per il pezzo stampato. Preferisco ripetere che il discorso durezza e malleabilità non dipendono da questi procedimenti ma dal tipo materiale e trattamento termico a seguito. Ancora una precisazione, non sono ingegnere ma oltre 35 anni di lavoro in questo settore mi hanno dato una discreta esperienza. Spero di aver grosso modo chiarito, purtroppo il discorso richiederebbe molto spazio e comunque esula dallo scopo di questo sito, sono comunque a disposizione in caso di ulteriori precisazioni. Qui una forgiatura "Estrema" tramite pressa, il vecchio maglio credo sia ormai scomparso. https://www.youtube.com/watch?v=msLm4uPxTr0 Saluti
Grazie Franco per la precisazione ma non è che abbia capito molto mi spieghi meglio? Perché a me sembra che dici grossomodo la stessa cosa che sapevo io, ma non essendo un ingegnere potrei non essere preciso a riguardo, sará utile anche per tanta altra gente
Ciao Guido,Sorry ma non è così, forgiatura e stampaggio sono due sistemi identici di produzione. Il primo è una lavorazione manuale al maglio che fa prendere la forma al pezzo. Nel secondo ,lo stampaggio, la forma al pezzo viene data tramite, appunto uno o più stampi in sequenza in cui viene compresso il materiale che può essere sia a caldo che a freddo, dipende da tanti fattori,che nei vari passaggi al "Maglio"sempre mono colpo fanno assumere la forma definitiva al pezzo identica allo stampo Quello che tu chiami stampaggio è la realizzazione di un "Getto" in acciaio per fusione del materiale e successivo raffreddamento dentro una forma che può essere fatta in molti modi, dipende più che altro da fattori economici. In entrambi i casi i pezzi devono essere lavorati per arrivare al prodotto finale. Dubito seriamente che esista anche un solo ferro forgiato sul mercato, è un non senso economico. Probabilmente il tutto nasce da una errata traduzione anche se il procedimento liquido in inglese si dice casting. Ho notato che è un fraintendimento parecchio diffuso questo. Altra possibilità di fraintendimento è che nel procedimento "Liquido" è la forma dove viene colato il materiale che viene stampata ed è, normalmente,monouso. Anche il discorso sulla durezza detto così non vuol dire nulla, in entrambi i procedimenti il materiale va trattato termicamente successivamente e anche se si usasse la stessa identica composizione chimica è il trattamento che definirebbe la durezza e non il procedimento di lavorazione precedente. Se la differenza è tra procedimento con metallo liquido e con metallo solido allora bisogna dire stampato per il solido e colato per il liquido che in inglese è rispettivamente forged e casting. Esiste poi anche la pressofusione che si usa di solito per l'alluminio e mi pare vi siano dei tentativi di farlo anche con gli acciai ma la temperatura notevolmente più elevata pare sia un problema ancora aperto. Comunque è un procedimento molto differente dai due precedenti. Saluti
Lo faccio subito. I ferri forgiati sono realizzati a partire da un blocco di acciaio solitamente al carbonio, che viene portato ad altissima temperatura e successivamente viene "scolpito" per definirne la forma con le sue scanalature, il logo, il numero eccetera. E' un processo che, però, nom viene fatto manualmente come si può pensare, ma ci sono diverse macchine che aiutano l'artigiano a realizzare la forma definitiva. I ferri custom cioè stampati hanno un processo differente. Viene colato il liquido in appositi stampi e spesso si utilizza un acciaio più duro. Una volta raffreddato, si rompe lo stampo e si finisce il ferro. Quali sono i migliori? Ci sarebbe da dire molto, ma inizio col dire che non esiste uno migliore di un altro.
Interessantissimo. Ci spieghi la differenza fra ferri forgiati e ferri stampati?