PALLINE DA GOLF A CONFRONTO: COME SCEGLIERE LA MIGLIORE PALLINA PER TE
Palline premium, palline con alto spin o palline dure ed economiche, quali sono le migliori palline da golf?
Se siete tra quei giocatori che scelgono le palline da golf semplicemente guardando la grafica della scatola, allora questa guida potrà certamente esservi utile. Perchè le palline da golf non sono tutte uguali, e saper scegliere la pallina giusta per il vostro gioco non solo vi permetterà di spendere meglio i vostri soldi, ma anche di risparmiare qualche colpo in campo.
I giocatori meno esperti mi domandano spesso se effettivamente il loro gioco possa essere influenzato dall'utilizzo di una pallina con caratteristiche differenti da un'altra. La risposta è si, certo. Ogni pallina è concepita e progettata per soddisfare differenti esigenze in termini di performance, e in questo articolo vi aiuterò concretamente a capire sia quali sono le differenze tra le varie palline da golf, sia a comprendere quale sia la pallina più adatta al vostro gioco.
Qual è la migliore pallina da golf?
A questa domanda potrete facilmente rispondervi da soli appena letto questo articolo, ma io vi anticipo dicendovi che non esiste, in assoluto, la migliore pallina da golf, così come non esiste il miglior driver, putter o ferro da golf. Esiste la migliore pallina (e bastone) per un determinato tipo di giocatore con specifiche caratteristiche. Se avete 25 di hcp e vi facessi giocare con palline e bastoni utilizzati da Tiger Woods state certi che non starete utilizzando l'attrezzatura più adatta al vostro gioco. Se esistesse una "migliore pallina" tutti userebbero quella, e il mio articolo sarebbe già finito qui, invece dovrete leggere ancora un bel pò :-)
Quali sono le migliori marche di palline da golf?
A questa domanda, invece, posso rispondervi con buona precisione, magari generalizzando un pochino. Le aziende leader nel mercato dei legni e ferri da golf lo sono anche nel settore delle palline (quasi sempre). Quindi Titleist, Taylor Made, Bridgestone, Srixon e Callaway sono le aziende più impegnate in questo specifico settore. Tuttavia ci sono anche importanti aziende che non producono palline da golf, come Ping ad esempio ( che in passato ha però prodotto almeno un modello), e altre che realizzano solo uno o due modelli "di nicchia" come per esempio la giapponese Mizuno con i suoi modelli Jpx e Mp.
Esistono anche alcune aziende che producono esclusivamente palline da golf, come Snell, Vice, OnCore e Volvik. Molto consenso lo sta ricevendo la Snell Golf, una azienda fondata da Dean Snell, un ingegnere che per 25 anni ha lavorato per la Titleist e la Taylor Made ed è stato l'inventore o co-inventore di tantissime palline di successo, come la Titleist Professional, la Pro V1, le Taylor Made Tour Preferred e Penta. Insomma, uno che di palline se ne intende. Di fatto, la Snell è una pallina dalle prestazioni eccezionali, ma il vantaggio è nel prezzo molto più contenuto poichè le palline Snell vengono vendute esclusivamente tramite lo shop online, senza alcun intermediario.
La strategia di affidarsi alla vendita esclusivamente online sembra funzionare anche per altre aziende relativamente nuove e poco conosciute. La tedesca Vice, ad esempio, è salita alla ribalta dopo che dei laboratori indipendenti hanno confrontato le performance dei modelli Pro e Pro + con quelle delle più rinomate Titleist Pro V1 e Pro V1X: il verdetto è stato che le palline Vice avevano un comportamento assolutamente paragonabile a quello delle Titleist, ma con una differenza importante: il prezzo.
Le grandi aziende investono molti soldi in marketing: pagano i giocatori del Tour per giocare con le loro palline, realizzano campagne pubblicitarie televisive e sul web, investono soldi in promozione, tutti questi costi influenzano il prezzo finale delle palline in vendita nei negozi. Snell, Kirkland, Vice, Eggs e diverse altre aziende, semplicemente hanno eliminato completamente questi costi, a beneficio del prezzo finale.
Generalmente ogni azienda realizza diversi modelli di palline: quelle "premium" per i più esperti, quelle intermedie, quelle per i neofiti e spesso quelle per le donne.
Scegli la marca ma anche il modello
Come avviene per altri settori, non tutti i modelli di palline di una stessa azienda offrono le stesse prestazioni. Tutte le più importanti aziende, infatti, realizzano palline con differenti caratteristiche per soddisfare le varie esigenze dei giocatori. Tuttavia, può accadere che una pallina non emerga in una particolare categoria, pur essendo di una marca prestigiosa.
Palline economiche e palline costose, cosa cambia?
La principale differenza tra le palline più economiche, come alcune Inesis, le Pinnacle e le Top Flite per intenderci, e quelle più costose come le Titleist Pro V1, le Callaway, Bridgestone B330 o comunque le palline "premium", sta principalmente nel materiale utilizzato, in particolar modo nel rivestimento. Le palline più costose utilizzano un rivestimento in Uretano, mentre quelle più economiche in ionomero. L'Uretano è una gomma più morbida e in grado di garantire un tocco più soft e migliori caratteristiche di spin, mentre le palline in ionomero hanno il vantaggio di una maggiore durata, una maggiore resistenza a graffi e usura e una maggiore distanza a favore dei giocatori con poca potenza.
Un'altra caratteristica delle palline da golf, che ne determina il prezzo finale sul mercato, sono gli strati di cui è composta. Dalle palline a un solo strato (quelle di campo pratica per capirci) fino a quelle a 4 e anche 5 strati. Le palline più economiche sono solitamente quelle con meno strati, mentre le palline più morbide e che garantiscono maggior spin sono a 3, 4 o 5 strati.
Un altro aspetto importante è la qualità produttiva. Le palline migliori, sono anche quelle che hanno un accurato assemblamento degli strati, quindi sono perfettamente sferiche e bilanciate. Questo è un aspetto molto importante. Alcune palline di marche più economiche e meno prestigiose, hanno difetti di produzioni tali che in una scatola di 12 palline non è raro trovare anche il 50% delle palline non bilanciate. In questo caso, il risparmio economico diventa inutile. Una palla non bilanciata performa molto peggio di una pallina bilanciata di fascia bassa. Come sapere se la palla che si vuole giocare è bilanciata? Guarda questo mio tutorial.
Adesso andiamo più nel dettaglio e scopriamo quali siano le migliori palline da golf e come sceglierle.
Ecco dunque alcuni consigli utili per scegliere le vostre palline da golf e una serie di errori da evitare:
Prima di iniziare, ecco alcune considerazioni da fare prima di acquistare le vostre palline:
- in un giro di 18 buche tu giocherai solo 13/14 volte il driver
- indipendentemente dal livello di gioco, tirerai più spesso i colpi da sotto 100 mt
- approcci e put sono i settori del gioco più influenzati dal tipo di pallina
La maggior parte dei giocatori è convinta che la pallina debba essere scelta in base alla velocità con cui si colpisce il driver oppure al livello di abilità, ma queste sono considerazioni non corrette. Ogni giocatore quando gioca una gara esegue colpi con bastoni differenti e perciò con differenti velocità. Solo 13/14 volte in un giro di gara noi utilizziamo il driver. Questo significa che solo 13/14 volte in un giro noi colpiamo la pallina alla nostra massima velocità. La maggior parte dei colpi, invece, li effettuiamo su distanze inferiori a 100mt. e, in special modo, negli approcci e nel put. Inoltre occorre tenere in considerazione che più il giocatore è alto di hcp e meno probabilmente raggiungerà il green da lontano, costringendosi spesso ad effettuare un approccio di avvicinamento. I giocatori del Tour sono capaci di prendere 13/14 green con i colpi regolamentari, mentre un giocatore di 2^ e 3^ categoria difficilmente sarà in grado di prenderne più di 3 o 4.
In termini di distanza offerta dalle palline da golf, la differenza tra le varie palline esiste, ma probabilmente è una differenza trascurabile considerata l'inconsistenza dei colpi di un giocatore alto di hcp. Piuttosto, quel giocatore potrebbe trovare nel maggior spin e controllo offerto dalle palline "premium" un aiuto importante per ottenere buoni risultati intorno ai green.
Per i giocatori poco esperti, quindi, la decisione di evitare le palline costose come le "premium" dovrebbe essere legata non alle prestazioni ma piuttosto all'esigenza di risparmiare. Le palline "premium" offrono prestazioni eccezionali su tutti i settori del gioco, ma costano molto e tendono a deteriorarsi più velocemente rispetto alle palline dure più economiche.
Dati, non opinioni
Se guardiamo le pubblicità delle varie aziende che vendono palline da golf, tutte dovrebbero essere le migliori, le più lunghe e con il miglior spin. Ma è così? Gli ultimi test eseguiti da una organizzazione indipendende ha visto analizzate oltre 30 palline da golf "premium" delle migliori marche. I test sono stati effettuati utilizzando un robot, e le palline sono state testate con driver, ferro 7 e wedge. Per comprendere meglio le prestazioni, i test sono stati effettuati a due differenti velocità di swing col driver: 115 mph e 85 mph. In buona sostanza, come se a tirare quei driver fossero un giovane giocatore piuttosto potente, e un medio giocatore di circolo. Ovviamente facendo la media tra le due velocità si ottiene una velocità di circa 100 miglia che è quella che interessa la maggiro parte dei giocatori dilettanti di fascia medio alta. Ecco alcune considerazioni a conclusione dei test:
- Le palline "soft" come ad esempio le Callaway chrome soft, o super soft sono generalmente le palline "più corte" per i giocatori con velocità di impatto sopra i 100mph, ma sono anche quelle con meno spin intorno al green.
- Le palline che garantiscono più spin neggli approcci NON sono le palline "soft"
- Molte palline si dimostrano "molto lunghe" col driver se colpite sopra i 100 mph (come ad esempio le Snell MTB x) ma non ugualmente lunghe se colpite a bassa velocità, sotto i 90 mph.
- Alcune palline, colpite dal robot, volano con traiettoria storta, poichè sono sbilanciate o non perfettamente sferiche. Tra quelle con meno dispersione ci sono le Titleist Pro V1 e Pro V1 x, mentre tra le peggiori ci sono le Cut, alcune Srixon e alcune Callaway.
- Alcune palline di marchi poco noti come le Inesis 900 vendute da Decathlon e le Kirkland Signature vendute dalla catena americana CostCo sono risultate sorprendentemente delle palline molto buone specialmente per i giocatori con molta velocità.
- Tra le palline di marche più note, le Callaway sono risultate piuttosto deludenti in gran parte delle classifiche, così come le Wilson.
Ora che abbiamo capito che le palline non sono tutte uguali, per scegliere quella giusta per il prorpio gioco occorre farsi queste domande:
- Voglio una pallina che mi abbassi la traiettoria nei wedge e mi dia il massimo dello spin?
In questo caso potrei scegliere la Volvik 4, è la pallina che con il wedge garantisce la traiettoria più bassa ma con più spin, oppure la Kirkland Signature 3 pezzi, la Snell Mtb X, o anche le Titleist Pro V1 e Prov1X. Quali dovrei evitare? Le Titleist Avx, Titleist Tour Soft, Callaway ERC soft, Wilson Duo, Srixon Qstar.
- Voglio una pallina che mi dia il massimo della distanza con il driver?
Se siete tra i giocatori con oltre 110mph, allora la Snell Mtb X è in assoluto la più lunga, ma sono una ottima scelta anche le Volvik S4, le Bridgeston Tour BX, le Titleist Pro V1 x e Pro V1. Da evitare le "soft" come le Callaway Chrome Soft e Chrome soft X, le Vice Pro soft, le Volvik Vivid soft, Titleist Tour soft, Wilson Duo.
Se siete giocatori con bassa velocità, circa 85 mph, tra le migliori ci sono Titleist Pro V1X, Bridgestone Tour BXs, Volvik s4. Evitate invece le Titleist AVX, le Snell mtb, le Cut, le Inesis 900, le Wilson Duo. C'è da considerare, tuttavia, che con una velocità di impatto così ridotta, la differenza di distanza tra le varie palline si riduce sensibilmente, motivo per cui si potrebbe tenere in considerazione altri fattori ai fini della scelta, come lo spin o il prezzo.
Le palline giuste per chi inizia
- Se siete dei neofiti alle prime armi sappiate che di palline, inizialmente, ne perderete davvero tante nei laghi, fiumi e boschi del vostro campo. Questo è un buon motivo per acquistare palline usate a buon prezzo, oppure palline nuove molto economiche come le Top-Flite, le Ultra e le Inesis. La vostra esperienza (poca) non vi consente ancora di apprezzare le caratteristiche di morbidezza e controllo di palline di fascia superiore, perciò il mio consiglio è di risparmiare sulle palline e investire nelle lezioni con il maestro, così tirerete più lungo, più dritto e di palline ne perderete sempre meno!
Palline per giocatori con handicap alto
-Se siete dei giocatori di terza categoria potrete iniziare a fare i vostri primi acquisti di palline nuove al pro shop del vostro circolo oppure online. Vi consiglio di allenarvi durante la settimana con palline usate, ma di giocare palline nuove nelle vostre prime gare. La scelta deve ricadere su palline rigorosamente a due pezzi con rivestimento in surlyn. Queste palline hanno la caratteristica di resistere molto all'usura (se non la perdete prima) e di limitare lo spin, causa di colpi in slice e hook molto pronunciati. Quasi tutte le principali marche di palline offrono modelli "entry level", che costano poco e saranno quindi adatte alle vostre prime esperienze in gara.
Palline per giocatori di handicap basso
- se siete giocatori di prima categoria e comunque con un handicap basso e in progressivo miglioramento, allora qui si fa sul serio e si può guardare alle palline "premium" come una scelta quasi obbligata. Dovrete scegliere palline che vi garantiscano molto spin e controllo nei colpi con i ferri corti e gli approcci, e che vi permettano di "lavorare" la palla in fade e draw senza difficoltà.
Le migliori palline da golf sul mercato per i migliori giocatori sono certamente le Titleist Pro V1 e Pro V1X, le Snell nel modello Mtb x, le Volvik s4, le TaylorMade TP5x e le Kirkland Signature. Le differenze tra queste palline sono davvero molto ridotte, garantiscono tutte un tocco molto morbido e tanto spin nei colpi con wedge e approcci, mentre con il driver hanno poco spin per ottimizzare il lancio e fare più distanza.
La Titleist Pro v1 ha un tocco un pochino più morbido e una traiettoria più tesa rispetto alla Pro V1X, che invece garantisce più spin negli approcci, un tocco più solido e una traiettoria più alta. Anche Bridgestone offre vari modelli di palline Premium per chi desidera più o meno spin e traiettoria più o meno alta. Scegliere tra queste palline significa giocare con palline della migliore qualità, ma per una scatola da 12 palline dovremo essere disposti a spendere dai 40 euro in su.
Palline usate e recuperate dai laghi: si o no?
Una pallina da golf che è stata dentro un lago per una settimana può perdere dai 2 ai 7 metri, dopo un mese nell'acqua può perdere fino a 25 metri.
La risposta è si e no. Se siete neofiti e volete acquistare palline da "perdere" nei vostri primi allenamenti sul campo, allora le palline usate possono andar bene al vostro gioco e al vostro portafoglio. Se siete dei giocatori più esperti o volete palline valide da giocare in gara, le palline usate dovrete evitarle. Specialmente quelle recuperate dai laghi e le "refinished". Il motivo è facilmente spiegabile. Una pallina che è stata immersa dentro l'acqua, già dopo qualche giorno assorbe umidità che penetra all'interno degli strati. La pallina perde compressione ed elasticità, riducendo sensibilmente sia la distanza che la precisione. Questo aspetto è ovviamente amplificato se esaminiamo palline recuperate dai laghi dopo mesi o anni, dove lo sbalzo di temperatura e la permanenza nell'acqua ha compromesso in modo definitivo le performance della palla.
Le palline "refinished" o "refurbished" sono palline che sono state riverniciate e rimesse sul mercato da aziende che vendono palline usate online. Queste palline possono sembrare pari al nuovo, ma starete giocando le peggiori palline a disposizione perchè l'operazione di sverniciatura e riverniciatura (non utilizzando il sistema proprietario della azienda che in origine aveva prodotto la palla) altera le caratteristiche di aerodinamicità e elasticità dello strato esterno che è probabilmente quello più importante.
Da evitare anche le palline usate recuperate dai laghi e "ringiovanite" attraverso l'immersione in prodotti chimici utili esclusivamente a far apparire la pallina usata...un pò più nuova.
Golf Ball fitting?
La Bridgestone, una delle migliori aziende di palline da golf, ha pubblicato nel suo sito un interessante sistema di "Ball Fitting", che permette di scoprire quale sia la migliore pallina Bridgestone in base ad alcune caratteristiche di gioco. Un sistema di Ball Fitting simile lo si può trovare invece sul sito della azienda Titleist. Ovviamente non è un sistema di analisi particolarmente accurato e dettagliato, ma può sicuramente rappresentare un buon inizio.
Come sempre sono a vostra disposizione se avete necessità di qualche ulteriore suggerimento nei commenti qui sotto. Buon golf!
Articolo molto utile e ricco di informazioni. Insomma quando la domenica sono in gara con le palline refurbished mi sto facendo del male da solo....:-))))
bravo guido bell articolo come sempre, ora sono 14 di hp e mi sono convinto ad usare palline a tre strati anhe grazie ai tuoi consigli
ah! grazie!!!! e io chissà cosa mi pensavo...!!! ;-)
Non indicano nulla, servono solo a differenziare le palline tra i giocatori
Scusa Guido, di certo l'avrai scritto da qualche parte nel tuo completissimi e bellissimo sito, ma non riesco a trovare cosa indicano i numerini scritti sulle palline (1,2,3,4...). Grazie e a presto. Mauro
Si, nel gioco corto si percepisce molto di piú la differenza tra palline morbide e quelle dure. In effetti molti giocatori sovrastimano parecchio la loro distanza specialmente con il driver. Tra i giocatori con hcp superiore a 10 non sono molti quelli che raggiungono i 200 metri di carry reali. E comunque è una distanza più che buona. Quanto al ball fitting per avere una idea reale della pallina giusta bisognerebbe fare una bella sessione in campo con il radar doppler ( trackman o flightscope) e provare più colpi con palline differenti, in questo modo si può avere una visione precisa. Ma senza andare troppo sul tecnico credo sia comunque sufficiente seguire le mie linee guida scritte in questo articolo per avere una buona idea di massima.
Come al solito articolo molto interessante. Personalmente noto differenza di gioco tra le diverse durezze solo nel gioco cortissimo appena fuori green, dove con palline tipo proV1 vado sempre corto x eccesso di stop. Riguardo il driver non noto differenze tocco terra tra i 170 e 200 metri sia con le soft che le altre. Per tutto quello che sta in mezzo le situazioni sono sempre troppo differenti per poterle confrontare. Il ball fitting è servito solo a consolarmi, leggendo che 85% dei giocatori non supera i 200 metri di distanza................. Regards.