La causa principale di un brutto colpo con il pitch dipende quasi sempre dalla mancanza di coordinazione tra il movimento delle braccia e quello del corpo attraverso l’impatto con la palla. La “tentazione” di aiutare la pallina a sollevarsi da terra provoca un istintivo movimento a “scucchiaiare” la palla con le mani.
Questo difetto frena l’azione di attraversamento del corpo durante l’impatto e induce il bastone a colpire metà palla, in fase ascendente, facendola rotolare anziché volare. La testa del bastone, invece, deve colpire la pallina quando ancora è in fase discendente, e colpirà il terreno solamente dopo aver colpito la pallina: questo è il motivo per cui i bravi giocatori alzano la zolla di erba nei loro wedge al green. L’esercizio che vi propongo di seguito è uno dei miei preferiti.

Prendete il vostro pitch o il sand e poi anche un ferro lungo (per esempio un ferro 3); posizionate il ferro 3 con la testa rivolta al terreno e lo shaft sotto il grip del wedge.
Adesso impugnate il wedge afferrando anche l’ultimo pezzo di shaft del ferro 3 ( la parte di shaft più sottile). In questo modo avrete creato una prolunga al vostro wedge.
Allenatevi eseguendo mezzi swing, cercando di avere la stessa lunghezza di movimento sia nel caricamento che nel finish. Uno swing ritmato e fluido vi aiuterà a "sentire" il giusto timing e la corretta connessione tra il movimento delle braccia e quello del corpo, che dovrà attraversare la pallina ruotando verso il bersaglio.
Questo esercizio è particolarmente efficace per i giocatori che tendono a scucchiaiare la pallina con i polsi. Infatti, se il colpo non sarà eseguito nel modo corretto, la prolunga del bastone sbatterà sul fianco, "avvisandovi" di aver effettuato un cattivo swing.
Provatelo subito!
Oggi ho provato.... Grande Guido