A vederlo, sembra un normalissimo ferro con testa perimetrale, linea gradevole, semplice. Poi l'attenzione viene attirata dallo shaft, che....è storto. Si, proprio storto. Perchè cavolo dovrei spendere soldi per comprare un ferro con lo shaft storto?
Di questi tempi di buttare via soldi per cose inutili non mi piace, ma poi ho letto l'ennesima recensione positiva, e perfino un articolo di apprezzamento di MyGolfSpy, che non fa sconti a nessuno, e ho deciso di acquistarne due, un ferro 8 e un wedge.
Sto parlando, ovviamente, del Dst compressor e come avrete capito, oltre ad essere un ferro con lo shaft storto, è soprattutto uno dei training tool più innovativi ed efficaci oggi sul mercato. Seguendo questo link potrete vedere il video di presentazione del ferro.
Compro quasi tutti gli strumenti didattici che escono in commercio, li provo e, quelli inutili finiscono dritti nel garage, quelli giusti finiscono nelle mani dei miei allievi in campo pratica. Ma devono essere giusti però. Il dst compressor è uno strumento di allenamento GIUSTO.
Dst Compressor è un ferro da allenamento in campo pratica che è stato realizzato dopo aver studiato per anni la biomeccanica dello swing di alcuni grandi campioni di golf di sempre. Per la sua realizzazione sono partiti da una considerazione molto semplice: la maggior parte dei giocatori colpisce la palla con le mani "dietro" alla testa del bastone, ne consegue un impatto "scarico", niente "palla-zolla", poca compressione, poca potenza, poca precisione.
Generalmente gli "attrezzi didattici" sono per lo più destinati ai giocatori neofiti, quindi ha destato molta curiosità vedere Justin Rose in campo pratica con Sean Foley (nella foto) praticare con il Dst, così come Jason Day, ma anche Henrik Stenson, Jim Furyk, Branden Grace e Dustin Johnson. Lo usa il recente vincitore del Masters 2016 Danny Willett, lo usano i loro maestri. Non è marketing, potete infatti vedere molti dei professionisti mentre lo utilizzano allenandosi direttamente nel canale Twitter della DST. Oltre 200 giocatori del Pga Tour e dell'European Tour utilizzano il dst per allenarsi, e lo fanno senza essere pagati per farlo, segno che anche i migliori giocatori sentono l'esigenza di allenare la capacità di comprimere la palla e colpire con il polso sinistro (per i destri) piatto e avanzato.
Chi ha preso lezioni da me, sa che il mio metodo d'insegnamento si basa sulla ricerca dello swing più efficace e funzionale che permetta al giocatore di ottenere il volo di palla lungo e dritto che desidera, nel rispetto delle capacità e caratteristiche fisiche individuali. E per ottenerlo, occorre che lo swing sia finalizzato ad una corretta posizione di arrivo del corpo, delle mani e del bastone all'impatto. Quale?
Se guardiamo queste immagini che riprendono vari giocatori importanti in posizione di impatto si può vedere chiaramente che tutti hanno in comune il fatto di avere le mani "in vantaggio" rispetto alla testa del bastone. E' una condizione dalla quale non si può prescindere per giocare bene. E' il motivo per cui i giocatori forti raggiungono distanze elevatissime, anche con i ferri corti, ma soprattutto hanno una incredibile ripetitività nel mettere i ferri in green. Quindi, fisici differenti, età differenti e swing differenti, ma tutti caratterizzati da un impatto con la palla con le mani avanti. Se sei tra i giocatori che hanno visto il mio video didattico SwingSkills (se non lo hai visto questo è il link al video), avrai già afferrato quanto sia cruciale questo aspetto per colpire nel modo corretto, e nel video ho infatti più volte spiegato la connessione che c'è tra la posizione all'apice del backswing e quella dell'impatto.