WHILE WE' RE YOUNG: LA USGA SI MOBILITA CONTRO IL GIOCO LENTO
Clint Eastwood, Tiger Woods e Arnold Palmer contro il gioco lento per la usga
Se devi sbagliare...fallo in fretta. Lo disse Greg Norman e forse suonava meglio del "While we're young" che la Usga ha inventato per accompagnare l'iniziativa contro il gioco lento. Ma in definitiva, ciò che conta è che il messaggio passi chiaro e che si inizi finalmente a lottare contro un problema che sembra causare l'abbandono del gioco del golf di migliaia di golfisti.
Ho aderito all'iniziativa appena la Usga l'ha presentata alla vigilia dello scorso U.S. Open di Merion diventando quindi un "Ambassador" del "pace of Play". Ma in verità, sono sempre stato attento a sensibilizzare i miei allievi in merito a questo problema. Ma credo che esistano due tipi principali di "golfisti lumaca".
Il primo è il giocatore alle prime armi, che spesso ha ricevuto l'abilitazione al campo quando ancora non aveva maturato una sufficiente esperienza di gioco. Si ritrova in campo alle prime gare che deve ancora imparare dove lasciare la sacca e quando scrivere lo score. Non ha alcuna esperienza del gioco sul campo, non guarda mai dove manda la pallina, è disorientato e non conosce le regole (eppure ha superato l'esame fig). In questo caso bisognerebbe prendersela con tante persone, eccetto lui.
Il secondo tipo, invece, è il giocatore che ha appena terminato una lunga lezione di tecnica con il maestro. Gioca con troppi concetti nella testa; non ha ancora fatto sue le correzioni dello swing, perciò pensa e ripensa a lungo su ogni colpo ai concetti espressi dal maestro, prova e riprova lo swing un'infinità di volte. Non potrà giocare bene in questo modo, e di sicuro non farà giocar bene nemmeno i suoi compagni di gioco, che finiranno per evitarlo tutte le volte che lo vedranno iscritto alle gare. Non si può giocare (bene e rapidamente) in gara se le correzioni dello swing non sono automatizzate.
In entrambi i casi ci si ritrova a dover affrontare gare di 18 buche che durano 6 ore, a volte anche di più, e questo non fa certo bene al golf. Trovo lodevole, quindi, l'iniziativa della Usga che ha realizzato un programma educativo che si sviluppa in 6 parti, e che ha l'obiettivo di insegnare le principali cause del gioco lento e suggerire alcuni rimedi per combatterlo.
Aderendo all'iniziativa della Usga, potrai quindi contribuire a sensibilizzare i golfisti ad un gioco più corretto e veloce, imparando alcuni semplici trucchi che verranno illustrati da video tutorials. Alla campagna sul Pace of play della USGA hanno aderito diversi campioni di golf, a partire da Tiger Woods, che in un divertente video viene ripreso da alcuni ragazzini mentre si appresta a giocare un corto put (che sbaglierà) in una buca del mini golf. I video spot hanno visto la partecipazione anche di Arnold Palmer, la campionessa Annika Sorrenstam e un divertentissimo Clint Eastwood.
No, non é una eresia anzi, anche per me é così
urka...forse ho detto una eresia!!!! .-))
una delle cause primarie del gioco "lento" penso sia (oltre al numero di tiri per arrivare in green che dipende dalla abilità del giocatore) dal fatto (almeno per me) che una volta tirata la pallina, anche se avvisati i compagni di gioco affinchè vigilino loro pure, non raramente (spesso direi) NON SI VEDE DOVE VA!!!). o NON LA SI VEDE PROPRIO PARTIRE O LA SI PERDE DURANTE IL VOLO O MAGARI "SCOLLINA" qualche dosso oltre il quale, inevitabilmente, inizia la foresta Nera. E giù di machete, cani poliziotto e droni...ma troppo spesso si passa non poco tempo a CERCARE la palla. I professionisti, sai loro fanno presto...oltre a assere bravissimi e sapere dove andrà la pallina anche se li bendi....ma poi c'è un addetto in campo apposta per questo. Poi tutti gli spettatori aiutano... Io di spettatori a parte qualche paperella e qualche altro uccello di passaggio...ma non ne ho. E dopo magari anche un discreto (per le mie capacità!) drive ecco che si accende l'incubo: dove è la palla. Questo è una situazione oltremodo frequente nei clubs. Fino a che, ho imparato, tiro subito un'altra palla "provvisoria" e male che vada (non in torneo ovviamente e con il consenso dei compagni) tiro fuori un'altra pallina che magicamente così fa il suo ingrasso sul fairway...e via con un nuovo colpo!!!!! ;-)
Interessante questa pratica in uso a Biella ma come si dice non c'è peggior sordo........ Qui nelle gare affollate dove i tempi tra un gruppo e l'altro sono risicati un incaricato del comitato gira in continuazione monitorando i tempi e spronando i giocatori, il più delle volte finisce in lite perché girando non può rendersi conto realmente da cosa è dipeso il ritardo e da chi lo ha innescato. Ad esempio nell'ultima gara i miei compagni di gioco avevano tiri col driver da trecento metri il gruppo davanti era solo un poco lento e dovevamo sempre assicurarci che fossero fuori tiro cosi si andava a singhiozzo. A seconda del punto di osservazione si poteva imputare il ritardo a l'uno o all'altro gruppo. Direi che l'umiltà è una buona abitudine anche in questo caso. Se proprio devo trovare dei colpevoli direi che la regola 10 e l'etichetta sono i primi da mettere sotto accusa. Spesso è proprio rispettando l'ordine di tiro che si innescano inutili tempi morti, particolarmente quando ci sono grosse differenze di esperienza tra i giocatori. Ad esempio di solito propongo almeno per il primo tiro di mantenere un ordine identico per tutte le 18 buche, cum granum salis naturalmente e questo sveltisce molto l'avvio e nessuno si offende se si cambia l'ordine in funzione della rapidità. Cool
Si, mi sembra una buona idea. Purtroppo molti giocatori, come dici tu, si risentono se gli si fa notare che hanno un gioco lento, in questo modo invece si risolve anche quel problema.
Un concetto semplice asettico impersonale e che non dovrebbe offendere l'orgoglio di nessun giocatore che come sappiamo è sempre molto presente!
La segnaletica precisa non me la ricordo ma era costituito da un semplice cartello dove c'è scritto:"se sei partito dalla buca uno dovrebbe essere trascorsi 1ora e 7 minuti; diversamente sei lento nel gioco "
Ciao Giuseppe, sai che non me la ricordo la segnaletica di Biella? Riesci mica a fare una foto e inviarmela alla mia email? Grazie
Ritengo utile prendere spunto dalla segnaletica che è apposta su tutti tee di partenza a Biella. Sopra c'è scritto l'orario del passaggio in ore e minuti da aggiungere al proprio orario di partenza e il giocatore che ha hcp più basso lo rileva a voce alta, senza che ßembri un rimprovero per nessuno della squadra. La lentezza di gioco là si cura sul campo