IL PITCHMARK, COS'È E COME SI RIPARA

Una buona abitudine da non dimenticare mai

Qui di lato è rappresentata la simulazione della traiettoria quando la palla cade sul green. Come si può vedere, la pallina in caduta verticale comprime l'erba lasciando una "impronta", che in termine tecnico viene definito "pitch mark". Si tratta di una fossetta, una traccia, che si evidenzia tanto più marcata quanto più alta sia la verticale della traiettoria di caduta sul green.
Per questo un pitch mark evidente costituisce anche un motivo d'orgoglio per tutti i giocatori principianti: per ottenere un segno ben marcato sul green, bisogna infatti imparare a far volare la pallina piuttosto in alto!

Quali danni provoca al green e ai giocatori

Come si può vedere nel disegno qui di lato, la pallina comprime il manto erboso del green verso il basso e in avanti, arricciando i bordi e creando quindi dei rilievi sulla superficie. Questo danno causa problemi sia a livello manutentivo che tecnico di gioco.

Infatti, la parte più profonda del pitch mark, quella rimasta senza erba, diviene estremamente vulnerabile all'attacco di erbe infestanti, come la poa annua. Ancora peggio accadrà nelle ordinarie operazioni di taglio del green, quando al green keeper capiterà di allargare ulteriormente il danno con la lama del tosaerba, andando a "zappare" contro le escrescenze della superficie.

Sotto il profilo tecnico di gioco invece, il giocatore lamenterà i saltelli della propria pallina, in balia delle imperfezioni che incontrerà lungo la traiettoria del putt.

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Come e con cosa si ripara il pitch mark

Il pitch mark si ripara utilizzando una apposita "forchettina" chiamata "alza-pitch". Può sembrarvi assurdo, ma non tutti i giocatori sono capaci di riparare un pitch mark nel modo corretto. La maggior parte infila l'alza pitchmark in profondità nell'erba e poi facendo leva tira su la terra dal basso verso l'alto. In realtà il modo corretto di riparare la fossetta è quello di infilare la forchettina nel perimetro della fossetta e poi muovere verso il centro. L'obiettivo dovrebbe essere quello di "chiudere" il buchetto "strecciando" i lati verso il centro. Questa operazione andrà fatta per tutto il perimetro della fossetta. Alla fine si potrà schiacciare con la punta del piede, o meglio ancora, con il putter per livellare bene la superficie.

Autore: Guido Caneo
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