ECCO COME I PRO DECIDONO LA STRATEGIA DI GIOCO

Scopriamo come i professionisti decidono la strategia dei loro colpi sulla base delle statistiche

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Il golf, dietro l'apparente routine dei colpi replicati identicamente, cela un suo contesto dinamico, ricco di variabili imprevedibili, tanto da sollecitare nel giocatore il progressivo affinamento della capacità di adattare la strategia, in considerazione delle circostanze di gara, delle proprie caratteristiche individuali, delle condizioni climatiche, e di altri fattori non sempre evidenti.

Questa sensibilità si accresce attraverso l'analisi costruttiva delle proprie esperienze di gioco, dei propri errori. D'altronde, la strategia di gioco è un elemento cruciale in gran parte degli sport. Nella Formula 1, ad esempio, è spesso determinante la capacità del pilota di decidere il momento giusto per effettuare un sorpasso o piuttosto un rifornimento; ma la capacità di valutare l'esatto grado di rischio da assumere in una data circostanza, si rivela fondamentale anche in discipline meno temerarie, come il nostro golf.

Un buon giocatore di golf dovrebbe saper fare altrettanto nel suo circuito verde: riconoscere con freddezza il momento in cui è necessario attaccare la bandiera e quello in cui occorre saper resistere alle tentazioni e giocare prudentemente in difesa. Ma affidarsi esclusivamente all'istinto è una certezza di fallimento. 

E' per questo motivo che, negli ultimi anni, si parla sempre di più di statistiche e analisi dei dati. Edoardo Molinari è uno dei giocatori che per primi hanno utilizzato le statistiche per migliorare la performance, e addirittura Edoardo ha realizzato una propria app e ora è diventato consulente di molti giocatori sul Tour.

Ma veniamo a noi. Perché è così importante conoscere le statistiche di gioco? 

  1. Per calibrare le proprie aspettative
  2. Per migliorare il proprio gioco
  3. Per stabilire nuovi obiettivi

Facciamo qualche esempio:

Giocatori con hcp 10 in un colpo da 80 metri in fairway hanno solo il 6% di probabilità di fare due colpi, e il 36% delle volte fanno 4 o più colpi.

Con un ferro 9 in mano dal centro fairway, un giocatore scratch prende il 68% di green, mentre un 10 di hcp il 50%.

Da una distanza di circa 10 metri, i Tour Pro il 38% delle volte restano corti alla buca

Da 4,5 metri i Tour Pro hanno il 22% di putt imbucati, mentre un 5 di hcp solo l'11%.

Interessante vero? Questi sono solo alcuni esempi di dati estratti da un programma di analisi statistiche che ha un data base gigantesco ma, soprattutto, di giocatori di ogni livello. Ovviamente i dati vanno saputi leggere e interpretare, ma questo argomento lo affronto in un altro articolo specifico. 

Ecco, questo è un esempio utile a comprendere che conoscere i numeri e le performance dei giocatori del Tour e di altri vari livelli di gioco è fondamentale per capire su quale colpo o settore del gioco abbiamo margini di miglioramento. 

Per questo motivo è fondamentale che anche tu inizi a tenere traccia delle tue statistiche di gioco, così da confrontarle con quelle dei giocatori di un livello superiore al tuo e migliorarle. Ma adesso veniamo a un esempio concreto.

Questo che vi mostro è un esempio interessante che capita frequentemente.

In questa circostanza siamo in una buca par 4 di circa 400 mt,  lunga e tecnicamente molto interessante. Il primo colpo con il driver è terminato in una buona posizione, con la palla ben piazzata sul fairway, a circa 180 mt dalla buca. Il green è ben protetto frontalmente da un ostacolo d'acqua e il fuori limite che costeggia la buca termina proprio dietro al green. Per superare l'acqua, servono almeno 160 metri di carry. 

golf hole

Si presentano due possibilità:

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1- Tentare un secondo colpo aggressivo verso il green, con un ferro lungo o un legno piccolo, che ci consenta di volare oltre l'ostacolo d' acqua, arrivare sul green o li vicino e sperare in un birdie. Il coefficiente di rischio in questo caso è senza dubbio elevato. In caso di errore la mia palla finirebbe nel lago prima del green oppure, se non riuscisse ad arrestarsi in tempo, finirebbe nel più punitivo fuori limite oltre il green. 

2- Più prudentemente,  giocare un ferro medio (6-7) una ventina di metri prima dell'ostacolo d'acqua.

In questo modo saremo certi di non finire in acqua guadagnandoci una posizione tranquilla dalla quale giocare un approccio alla buca.

Per eseguire dei grandi risultati, qualche volta bisogna osare, ma occorre farlo valutando accuratamente le conseguenze.

I giocatori del Tour utilizzano i dati in loro possesso per comprendere, in una situazione del genere, quali siano le reali probabilità di riuscita di raggiungere il green, e soprattutto quale sia il grado di rischio.

Vediamo cosa ci dicono i dati statistici per una situazione come questa:

Da circa 180 metri dalla bandiera, in fairway, un giocatore scratch ha il 76% delle volte copre almeno 165 metri di distanza. Un giocatore 10 di hcp copre i 165 metri il 46% delle volte, un giocatore 15 di hcp solo il 35%.

Bene, questi dati non ci devono farci desistere dal provare a volare il lago se veramente ce lo sentiamo, anzi, conoscere le reali probabilità di riuscirci ci metterà nella condizione di decidere in modo più oggettivo. Questo è proprio il modo con cui i giocatori del Tour preparano la strategia di gioco di massima nei campi in cui giocano. 

In definitiva, quindi, inizia a tenere i dati delle tue gare e successivamente analizzale con il tuo maestro per confrontarle con i dati statistici e stabilire i miglioramenti futuri per abbassare il tuo handicap. 

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