Nelle pagine precedenti abbiamo appreso quanto sia importante ai fini del risultato una buona pianificazione del gioco. Saper decidere se e quando occorre prendere dei rischi è una capacità che occorre migliorare attraverso l'analisi dei propri colpi in campo.
Nell’illustrazione si propone un esempio di come organizzare un approccio sicuro al green. Sulla mappa sono stati tracciati due assi che ne delimitano quattro settori, ciascuno con un differente coefficiente di rischio, stimato in funzione delle dimensioni, delle pendenze e della prossimità all’ostacolo. Sulla base di questo prospetto, nel caso concreto, sembra da preferirsi un approccio al centro del settore 1, meno difeso dagli ostacoli, piuttosto che direttamente alla bandiera. Scegliere di tirare verso il settore 4 (in rosso), significa assumersi un alto grado di rischio, che deve essere valutato precedentemente.
Qui a lato è raffigurato il battitore di un par 4, il cui fairway sia costeggiato da un ostacolo d’acqua per tutta la sua lunghezza. Il rischio di terminare nell’ostacolo con il drive di partenza, qui può essere ridotto giocando dal lato destro del battitore. In una situazione simile, piazzando il tee sul lato più lontano rispetto all’ostacolo, si finirebbe per aumentare la prospettiva su di esso e per giocarvi quasi di fronte (margine di errore segnato in rosso).
Diversamente, dall’estremità destra del battitore, si avrà il vantaggio di giocare all’interno delle traiettorie più sicure (margine di errore in blu).
In ogni caso, la classificazione del grado di rischio connesso ad ogni colpo sarà tanto più attendibile quanto più scrupolosa sarà stata la ricognizioni sul percorso, con l’annotazione della maggior quantità di informazioni possibili (consistenza del rought, scorrevolezza dei green…).
In conclusione, dunque, a tutti i golfisti che ambiscano a migliorare il proprio score, suggerisco di studiare con anticipo le insidie del percorso sul quale intendono cimentarsi, pianificando diligentemente l’intera gamma di situazioni che attendono ad ogni colpo, per procedere, poi, con tutta la determinazione che è conseguente alla consapevolezza.