IL D PLANE E LE NUOVE LEGGI SUL VOLO DELLA PALLA NEL GOLF

il d-plane e i voli della palla da golfIl termine "d plane" probabilmente non vi dirà assolutamente nulla, ma ne sentirete parlare molto nel prossimo futuro, poichè probabilmente si tratta di una delle più importanti "scoperte" legate alla tecnica del golf. Che voi siate dei giocatori principianti alle prese coi primi slice, o giocatori esperti intenti a perfezionare i vostri colpi, questo articolo vi consentirà di apprendere informazioni utili, anzi, indispensabili.

In questo primo approccio alla comprensione dei voli della palla, tenterò una spiegazione semplice, di facile comprensione anche per i meno esperti, evitando almeno per il momento di entrare nei dettagli più tecnici e di difficile comprensione.

Andiamo con ordine. Ogni colpo da golf genera una traiettoria della pallina che ha due carattistiche principali: una direzione iniziale ed una curvatura. Non sbagliamo ad affermare che ogni traiettoria della pallina abbia una curvatura, ma questa, talvolta, è davvero impercettibile per l'occhio umano.

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Ciò che determina le varie traiettorie di un colpo da golf, è il modo in cui il nostro bastone colpisce la pallina, e più precisamente il percorso seguito dalla testa del bastone attraverso la collisione con la palla (club path o swing path), e la direzione che ha la faccia del nostro bastone al momento della collisione (face angle o face direction) .

Sappiamo che la traiettoria della testa del bastone negli attimi appena prima - subito dopo l'impatto può essere di 3 tipi: interno-esterno, esterno-interno e dritto - dritto. Per quanto riguarda la posizione della faccia del bastone all'impatto, invece, sappiamo che questa può essere aperta, chiusa o dritta (square) rispetto all'obiettivo. Bene. Si è sempre ritenuto "vero" che la direzione iniziale della pallina fosse direttamente influenzata solo dalla traiettoria della testa del bastone nei momenti appena prima e subito dopo la collisione ( club path), e che la pallina curvasse nella direzione determinata dalla faccia del bastone all'impatto (face angle). Semplificando: si considerava vero che la direzione iniziale della palla fosse influenzata per il 100% dalla swing path.

Il primo a smentire questa tesi, fu Theodore Jorgensen che nel 1994 analizzò in modo accurato le caratteristiche dei voli della pallina nel suo libro "Physics of Golf”. In quel contesto, Jorgensen ipotizzò che la pallina volasse seguendo dei principi differenti da quelli che comunemente venivano considerati "veri" nell'ambiente golfistico, e illustrò la sua teoria sulle leggi del volo della palla coniando il nome di D-Plane (descriptive plane ball flight). Il D-Plane, in sostanza, è la descrizione corretta dei voli della palla con una rappresentazione 3 D.

la traiettoria della testa del bastone attraverso l'impatto (club path o swing path) e la direzione della faccia del bastone Adesso, grazie a test eseguiti con moderne tecnologie, tutti sanno che quanto affermato da Jorgensen nel suo libro trovava effettivamente riscontro. In sostanza, le "vecchie" leggi sul volo della palla erano sbagliate, poichè si è dimostrato in modo indiscutibile che ciò che maggiormente ha influenza sulla direzione iniziale della palla non è il club path bensì la direzione della faccia all'impatto.

L'utilizzo di sistemi di rilevamento radar dei voli della palla come il Trackman e il Flightscope, ha consentito di acquisire un numero elevatissimo di informazioni sulla traiettoria della pallina e sulla collisione tra il bastone e la pallina. I sistemi radar sono in grado di misurare con eccellente precisione una grande quantità di informazioni come la traiettoria della testa del bastone, la posizione esatta della faccia all'impatto, l'angolo di lancio, lo spin ecc. Queste informazioni sono rese disponibili dal Trackman in modo immediato e organizzate in modo tale da offrire in un colpo d'occhio tutto ciò che può servire al giocatore e al suo maestro per migliorare il suo swing.

I test effettuati hanno infatti evidenziato come la direzione iniziale della pallina sia determinata principalmente dalla direzione della faccia del bastone all'impatto, per una percentuale che va da circa il 75% fino a circa l'85%, a secondo che si tratti di un colpo eseguito con un ferro più o meno aperto o un legno. Quanto alla curvatura della pallina, questa è determinata dal differenziale tra la linea del club path e la direzione della faccia all'impatto.

Se il bastone colpisce la pallina in una direzione differente rispetto a dove la faccia del bastone punta al momento della collisione, la pallina avrà una curvatura, diversamente, se la direzione della traiettoria della testa del bastone e la direzione della faccia del bastone coincideranno, si avrà una traiettoria senza alcuna curvatura. Questo assunto che l'impatto con la pallina avvenga al centro della faccia del bastone, poichè un impatto fuori centro provoca un effetto della pallina a causa di un evento chiamato gear effect e che spiego meglio in questo articolo.

Per comprendere meglio il concetto del D-plane utilizziamo una semplice illlustrazione.

Per comprendere meglio il concetto del D-plane utilizziamo una semplice illlustrazione

Nell'illustrazione è rappresentato un colpo che ha le seguenti caratteristiche:

- Il bastone colpisce la pallina seguendo una traiettoria ( club path) interno-esterno rispetto all'obiettivo, diciamo di 10 gradi.

- La faccia del bastone, al momento dell'impatto con la palla, è direzionata appena a destra dell'obiettivo, diciamo che è aperta di 2 gradi rispetto all'obiettivo, quindi è chiusa di 8 gradi rispetto al club path.

Secondo le vecchie leggi sul volo della palla, questa sarebbe dovuta partire nella direzione della riga rossa (club path) e avrebbe dovuto curvare a sinistra, esattamente dove punta la linea celeste ( vicino all'obiettivo).

Il Trackman ha invece mostrato che la pallina partirà appena a destra della direzione della faccia all'impatto, e curverà a sinistra del nostro obiettivo, per via del differenziale tra il club path e il face angle (sempre assunto un impatto centrato sulla faccia del bastone).

In effetti si tratta di una differenza sostanziale, che ha messo in discussione l'approccio didattico utilizzato per decenni anche dai migliori maestri. Per comprendere meglio in termini pratici quale effetto abbia il D-plane nei nostri colpi di tutti i giorni, e per verificare la differenza tra le vecchie leggi sul volo della palla e le nuove, vi invitiamo a leggere l'articolo seguente.

Quanto detto è ovviamente valido nel caso l'impatto con la pallina avvenga al centro della faccia del bastone, in caso contrario si avrà un aumento dell'effetto draw (palla colpita in punta) oppure del fade (colpita sul tacco) dovuto al Gear Effect, come detto in precedenza.

La domanda che tutti si pongono è questa: se da sempre i migliori maestri e giocatori al mondo ignoravano queste "verità", come hanno fatto a raggiungere risultati così importanti? La risposta è piuttosto semplice: tutti quei giocatori facevano la cosa giusta, ma senza sapere di farla. Ma se è vero che grandi campioni hanno avuto successo senza conoscere le reali dinamiche del volo della palla, è altrettanto vero che migliaia di golfisti hanno limitato il loro miglioramento poichè tentavano di porre rimedio ai loro colpi storti effettuando delle correzioni sbagliate.

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